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Scontrino Elettronico al via: le FAQ

Il 1 Luglio 2019 è scattata una piccola rivoluzione per i commercianti italiani. Il “classico” scontrino cartaceo è stato infatti sostituito dal “nuovo” scontrino elettronico. Cosa comporta questo avvicendamento? Quali sono le novità per i commercianti ed i consumatori? In questo articolo, abbiamo raccolto le domande più frequenti che ci sono arrivate dai nostri clienti: speriamo di togliere qualche dubbio!

  1. Chi dovrà emettere lo scontrino elettronico?

In questa prima fase, sono soggetti all’obbligo di emissioni di corrispettivi telematici soltanto gli esercizi commerciali con un volume d’affari superiore ai 400 mila euro. Dal 2020, però, l’obbligo verrà esteso a tutti i commercianti ed agli artigiani, eccezion fatta per farmacie, tabaccai, edicole, venditori di prodotti agricoli e di servizi di telecomunicazione, aziende di trasporto pubblico e alcune categorie speciali (come, ad esempio, i venditori ambulanti).

  1. Quali sono i vantaggi dello scontrino digitale?

 Gli esercizi commerciali non dovranno più preoccuparsi di inserire manualmente i dati delle transazioni: a fine giornata, il registratore telematico invierà tutte le transazioni avvenute ai server dell’Agenzia delle Entrate. Tutto il procedimento sarà dunque automatizzato. Avere i dati fiscali già organizzati aiuterà inoltre gli esercenti a capire meglio come sta andando l’attività e faciliterà il controllo di gestione, perché tutti i dati della contabilità saranno integrati e disponibili.

  1. Spariranno i registratori di cassa?

Sì, nel senso verranno sostituiti da un registratore telematico. La differenza fondamentale tra i registratore di cassa e quello telematico è che quest’ultimo a fine giornata invia automaticamente tutte le transazioni ai server dell’Agenzia delle Entrate. I commercianti in possesso di un registratore di cassa piuttosto recente possono adeguarlo (consultando la casa produttrice) senza doverlo sostituire. Accanto ad ogni registratore telematico sarà apposto un QR code dell’Agenzia delle Entrate: inquadrandolo con lo smartphone, si potrà verificare se è abilitato.

  1. Cosa cambia per i consumatori?

Poco o nulla. Il consumatore non riceverà più lo scontrino tradizionale ma un documento commerciale, ovvero una ricevuta (sempre di carta) che avrà non valore fiscale ma valenza civilistica: il documento andrà cioè conservato per eventuali cambio merce, garanzie o detrazioni. Il cliente potrà richiedere una copia digitale di tale ricevuta (da ricevere via mail) ma l’esercente non sarà obbligato a fornirla.

  1. Cos’è la “lotteria degli scontrini”?

Dal 2020, quando lo scontrino digitale si diffonderà capillarmente anche ai piccoli esercizi commerciali, entrerà in vigore la lotteria degli scontrini o dei corrispettivi. Le “regole del gioco” sono ancora in via di definizione ma è probabile la riffa sarà legata al codice fiscale dell’acquirente. Dopo aver inserito il codice fiscale, il commerciante o l’artigiano invierà il corrispettivo al Fisco. Tutti gli scontrini con le nostre credenziali finiranno in un database dei Monopoli di Stato che procederanno poi all’estrazione virtuale di premi, sia mensili che annuali. Il senso dell’iniziativa è spingere i contribuenti a chiedere regolare ricevuta, facendo emergere il fenomeno dell’evasione fiscale.

Hai altre domande? Contattaci all’infoline Buffetti Software Salerno 089 98 48 240. Sulla base della tua attività sapremo consigliarti la soluzione più adeguata alle tue esigenze!

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